Cartoline dalla Cina #6

Baidu: proteste e mercato aperto

A dicembre del 2009 alcuni analisti avevano sancito il momento delicato per Google in Cina: Baidu aveva annunciato le proprie quote di mercato, salite fino al 77%, con Google fermo ad un 19%, ma in crescita rispetto al precedente 17%.

Baidu fornisce ai propri utenti 740 milioni di pagine web, già nel 2008 oltre cinque milioni di cinesi hanno visitato il suo sito. Tra i vari servizi offre anche una enciclopedia on-line (la Wikipedia cinese). Conta oltre seimila dipendenti e nel 2009 ha dovuto fronteggiare la crisi, resa evidente da alcune manifestazioni, come quella del 15 maggio scorso, quando migliaia di dipendenti sono scesi in strada a Shenzhen, uno dei polmoni dell’economia cinese, per protestare contro la riduzione di stipendio del 30% decisa dall’azienda.


Il nome del motore di ricerca, come ammesso dal CEO Robin Li, deriva da un poema di epoca Song, in cui i caratteri che compongono la parola, 百度, esprimono “la ricerca persistente di un ideale”

In collaborazione con www.china-files.com

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