Decreto Maroni: dalla “finanza creativa” alla “repressione creativa”

Impazza un nuovo sport in Italia: quello del divieto più idiota. Grazie al
decreto Maroni sulla sicurezza che dà poteri speciali ai sindaci (oltre a
militarizzare le metropoli), vi è la corsa alle repressione più
stupidamente "creativa". Capostipite, l’ordinanza anti-lavavetri di
Firenze, del 27 agosto 2007.


A Bologna, vietato bere una birra fuori dai bar. Ordinanza del sindaco
Cofferati.
Anche a Genova dall’8 agosto scorso e a Brescia, non si può passeggiare
con una bottiglia di bevanda alcolica in mano, tra i carrugi del centro
storico.
A Novara è vietato stare nei parchi di sera in gruppi di 3 o più persone.
Ordine del sindaco leghista.
A Cernobbio, l’ispezione igienico-sanitaria è obbligatoria nella casa dei
novelli coniugi.
A Forte dei Marmi si rischiano 500 euro di multa per chi usa impugnare il
tagliaerba nelle ore pomeridiane o durante il week-end
A Eboli, vietato baciarsi in macchina, pena una multa di 500 Euro
Vietato mettere i piedi in una fontana a Roma. Ordinanza del neo-sindaco
Alemanno.
A Eraclea, in Veneto, vietato fare i tuffi in mare, anche in presenza di
trampolino
Sempre a Eraclea, non si possono scavare buche né costruire castelli di
sabbia sul bagnasciuga: non sia mai che un passante ci caschi dentro o ci
sbatta contro.
A Verona, vietato fumare nei parchi all’aperto.
Sempre a Verona, vietato distendersi sulle panchine, dormire o schiacciare
un pisolino. A tal fine le panchine sono state divise a metà
Anche a Voghera, il vicesindaco Graziano Percivalle (Udc) vieta a partire
dalle 23 di sedersi sulle panchine a gruppi composti da più di tre
persone;
A Is Aruttas (Olbia) multa fino a 360 euro per chi fuma in spiaggia.
A Capri, vietato camminare con zoccoli troppo rumorosi.
A Vicenza inflessibili vigili in bici hanno multato una coppia di ragazzi
perché leggevano libri in un parco pubblico ad alta voce.
A Firenze, il nuovo regolamento-omnibus disciplina pressoché tutti i
comportamenti. Il problema è che i residenti ancora non lo hanno letto e
non lo sanno. Ne conseguono contravvenzioni a pioggia: 160 euro
all’incauto che ha steso i panni dalla finestra in modo visibile ai
turisti del centro fiorentino. Multate due mendicanti sdraiate sul
marciapiede: non perché chiedessero l’elemosina ma per intralcio alla
circolazione.
A Venezia e a Positano, vietato mangiare un panino in strada
Sempre a Venezia, in P,za San Marco, e a Lucca vietato dare da mangiare ai
piccioni.
Su tutta la costiera romagnola, – cosi coma a Forte dei Marmi – vietato il
volantinaggio pubblicitario tra le sdraio e, soprattutto, la vendita
ambulante.
Ad Assisi, Verona, Venezia, Firenze, vietato l’accattonaggio.

A tutela di queste ordinanze creative, un po’ dappertutto kafkianamente
appare il seguente divieto: "È assolutamente vietato danneggiare o rubare
i cartelli che recano messaggi di divieto", pena la multa fino a 428 euro.

A quarant’anni dal 1968, si è passati dal "vietato vietare" al "vietato
impedire di vietare".

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