Il Fannullone n.5


Comunali? Futuro incerto

Affollata come non succedeva da anni
l’assemblea dei lavoratori lunedì 11 maggio. Teatro Ciak pieno e P.zza
San Babila occupata dai molti che non sono riusciti a entrare. Il buco di bilancio lascia presagire un futuro incerto per i 15.400 comunali:
in molti settori si agitano i fantasmi esternalizzazioni,
privatizzazioni e licenziamenti mascherati. Toccanti le parole del
precario decennale del Museo di via Palestro, senza stipendio da
gennaio come i colleghi. Così come quelle degli infermieri delle case
di riposo passati in appalto a una cooperativa dal 1 giugno. Al termine
dell’assemblea 400 colleghi hanno stazionato in presidio davanti a
Palazzo Marino ma la delegazione entrata a Palazzo non ha ricevuto
risposte certe sul futuro di stabilizzazioni, progressioni orizzontali
e premi di produzione. Il blocco della maggiore azienda di Milano,
sia per fatturato che per numero di dipendenti, è stato snobbato dai
media. Il TG3 RAI della Lombardia ha evitato di dare la notizia nelle
sue tre edizioni quotidiane sia del lunedì che del martedì…

Corruzione in via Larga

Dovevano decidere quali discoteche erano in regola e invece…Festini, cene pagate e tangenti: queste le accuse della Procura nei confronti della Commissione Comunale di Vigilanza.
Coinvolti nelle indagini anche il comandante dei ghisa Bezzon, per
firme su alcuni falsi verbali e Aldo Centonze, del Demanio di via Larga
che avrebbe corrotto colleghi in cambio di feste e cene nei club.

Promosso o bocciato?

Sono
ancora molti i dubbi dei comunali sulle pagelline. Dopo il pagamento
dell’85% del premio con la busta paga di aprile, resta ancora una parte
da distribuire (a luglio) insieme a quella decisa dai voti ricevuti dal
proprio responsabile (Posizione Organizzativa). Chi ha preso da 18 a 24
punti ottiene tutto il resto del premio, gli altri meno. Da 12 a 18
punti solo il 10%, da 7 a 12 punti il 5% sotto i sette punti non si
riceve più un soldo. L’obiettivo per il 2009 è quello di legare premio
di produzione e salario accessorio ai voti ricevuti.

L’auto elettrica di Albertini? 18 milioni di debiti.

Prima gli annunci, i servizi su giornali e Tv. I volti sorridenti e le promesse. Poi il ‘buco’. 18 milioni di euro buttati nel cesso dalla giunta Albertini e dalla A2A,
l’ex Azienda Elettrica Milanese, capofila del progetto per la mobilità
sostenibile a Milano. Uffici in via Albricci, mobili di pregio e
superbonus a consulenti e manager. E adesso indovinate chi paga?

Verde assediato, territorio riqualificato.

Piccolo stop ai provvedimenti che stanno trasformando le ultime aree agricole di Milano in residenziali. Alcuni consiglieri della zona 7 (Ovest Milano) hanno bloccato la trasformazione di aree al quartiere Muggiano.
Il verde assediato, il polmone di Milano che molti vorrebbero
‘rigenerare’, parte da Muggiano attraversa Baggio, San Siro, Quinto
Romano, Figino, Trenno e arriva al Gallaratese. Su queste aree, oltre
che sull’ex Ortomercato di via Lombroso e nei comuni di Rho e Pero, si
stanno decidendo i primi progetti dell’Expo 2015.

Citylife: tek indonesiano per gli esterni

Dovevano essere ‘l’esempio delle case del futuro’,
stabili capaci di ‘sfruttare tutte le innovazioni ecologiche’. I nuovi
grattacieli in costruzione nellarea dell’ex Fiera di Milano useranno tek proveniente dalle foreste vergini dell’Indonesia.
Uno degli architetti che si è aggiudicato l’appalto, ha chiesto
espressamente il pregiato legno per rivestire le pareti esterne dei
lussuosi appartamenti dei piani alti. Costo delle abitazioni al metro quadro: 14 mila euro.

Milano o Malano?

La procura di Caltanissetta ha sventato un tentativo delle cosche siciliane legate alle famiglie Emanuello e Rinzivillo di inserirsi in un appalto bandito dalla Metropolitana Milanese. I lavori, per un importo di 3 milioni di euro, erano legati alla gestione dell’acquedotto. Arrestati i due emissari incaricati di chiudere l’affare: Maurizio Trubia e Maurizio Saverio La Rosa.

Bilancio a rischio flop

Continua
il fitto rapporto tra Corte dei Conti ed il Comune di Milano, che in
tempi recenti ha già portato alla giunta Moratti una condanna per il
caso "consulenze d’oro". Questa volta è la brillante operazione A2A ad
attirare le attenzioni della Corte: il Comune è chiamato a coprire un
passivo di 335 milioni provocato dalla balbettante dalla fusione con
l’azienda energetica bresciana. Il buco A2A si aggiunge al buco dei
derivati che a sua volta si aggiunge al buco dei residui passivi che si
aggiunge al buco del mancato incasso ICI.
All’origine di della
voragine di bilancio, ci sono operazioni speculative finanziarie e
politiche. E’ ancora il caso di continuare a considerare i fannulloni
gli unici elementi di discussione all’interno della P.A.?

Sicurezza a Scuola

Il passivo accumulato dal Comune ha impedito manutenzione di numerosi edifici scolastici.
Allergica al settore educazione, si prepara a punire dopo educatrici ed
insegnanti, anche le scuole nel caso si lamentino del mancato
ottenimento dei certificati di prevenzione antincendio.
La linea metropolitana 4 è in ritardo, ma in compenso i milanesi che,
scavalcato il tornello, riusciranno a superare il "test della cadrega",
potranno viaggiare in vagoni riservati (nelle ore di punta gli onesti
cittadini potranno aspettare solo mezz’ora prima di trovare un buco in
piedi a ridosso della porta in una carrozza non condizionata). Continua
la farsa dell”Expo. Forse ci sarà o forse no, il sindaco però ci
assicura che nel caso le cose non andassero bene la colpa è della crisi
e del terremoto. Del resto, c’è da capirla, non è stata né medico di
Berlusconi né braccio destro di Fini.

La rivoluzione di panzer Brunetta

Il
30 aprile il Ministro Brunetta, Cisl e Uil, hanno firmato un accordo
separato, contro le proteste di migliaia di lavoratori (non solo della
Cgil) che attraverso referendum e piazza avevano espresso il loro dissenso.
Il Ministro, sordo a qualsiasi richiamo, sta procedendo come un
‘panzer’ a legalizzare la sua sedicente ‘riforma’. L’8 maggio è stato
approvata in Consiglio dei Ministri la bozza del decreto legislativo
sull’ efficienza della P.A. Il testo limita i diritti dei lavoratori: blocca
le elezioni delle RSU per tre anni e inserisce norme sulla valutazione
degli impiegati che lasceranno senza aumenti e di progressioni di
carriera sette impiegati su dieci!
Si delinea l’ennesima riforma
dei comparti della P.A.: ne rimarranno tre, centrale (Ministeri),
Istruzione, più Sanità, Regioni ed Enti locali. La finalità è quella di
ridurre le rappresentanze dei lavoratori, le esigenze settoriali e di
dialogare solo con alcuni sindacati eliminando "i piccoli". Altro che
rivoluzione copernicana, come l’ha definita il Ministro. Questa controriforma in un paese democratico, si definirebbe instaurazione di un regime!

 

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