L’aria pesante di Milano

A Milano da tempo si respira una brutta aria ma nelle ultime settimane la tendenza al peggioramento si è fatta più decisa. L’inquinamento è alle stelle e respirare è difficile.
I miasmi ci avvelenano e non è solo una questione climatica e ambientale.


L’irrespirabilità dell’aria milanese è dovuta innanzitutto all’azione repressiva umana e politica della giunta che ci governa. Nel giro di una settimana, in rapida successione, ecco i fatti:
* una brillante operazione di polizia e carabinieri, con uno spiegamento di 90 uomini (neanche si fosse alla ricerca di Provenzano) ha proceduto all’arresto di 5 studenti universitari, accusati di aver fotocopiato gratuitamente una risma di carta alla libreria ciellina della Cusl che in tre anni ha froda (ma legalmente!) 25.000 euro al bilancio dell’università; * lo sgombero, con modi assai poco gentili, del liceo serale Gandhi di Via Marsala, occupato pacificamente la sera prima, per protestare contro la chiusura ed ancora oggetto di intimidazioni nella serata di lunedì;

  • lo sgombero (senza alcuna proposta di alternativa) di 16 famiglie «abusive» dagli stabili di via De Lemene (zona Gallaratese) di proprietà del Comune di Milano. Si tratta del quarto sgombero in un mese. Prima sono stati cacciate 10 persone che vivevano da sole, poi una decina di famiglie con bambini, un dozzina si sono rifugiati nel sottoscala delle case e sono stati sloggiati anche da lì
  • nella giornata mondiale per il diritto allo studio, il fermo di 4 studenti rei di aver partecipato ad una manifestazione contro la privatizzazione dell’istruzione, a seguito di una caccia allo studente per le vie del centro. I quattro fermi si sono poi tramutati in due arresti, che un giudice di buonsenso non ha poi convalidato. Resta la gravità delle accuse di resistenza e lesioni (a dir poco improbabili).
  • lo sgombero di via Rubattino della comunità rom

Questa recrudescenza avviene in un contesto dove è sempre più pericoloso avventurarsi all’aria aperta con un bicchiere di birra, dove i cittadini migranti sono sottoposti a fermi e a retate con l’ausilio di autobus Atm trasformati in galere mobili e scortati da vigili-sentinelle che – vergogna !- ricevono pure l’ambrogino d’oro e dove chi è rinchiuso nei Centri di Espulsione subisce ogni tipo di violenza (dagli stupri ai pestaggi). Insomma, un’aria poco salubre a Milano, tra una telecamera e l’altra, in mezzo a ronde di vigili urbani che non si distinguono dai poliziotti,  tra carabinieri e pattuglie dell’esercito. Lo diciamo chiaramente: non ci sentiamo sicuri, troppi i miasmi che avvelenano la nostra aria. La nostra piena solidarietà e appoggio agli arrestati e agli sgomberati. Ma non finirà qui…

Chainworkers
Intelligence Precaria

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