dal Corriere della Sera – 14/06/07 –
Sbagliano i sindacati, dunque sbaglia anche la Federazione della Stampa, quando parlano di un «diritto dei lavoratori al contratto». Questo diritto «non esiste proprio, ed è bene che non esista», argomenta l’editoriale, perché «se accordarsi fosse obbligatorio, avremmo un regime di cogestione». Non abbiamo certo le competenze del professor Ichino in materia di diritto del lavoro. Però non sono soltanto i sindacati a pensarla diversamente da lui. Ricordiamo le parole pronunciate in questi mesi dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha sottolineato ripetutamente «il diritto primario dei giornalisti ad un contratto di lavoro regolarmente rinnovato». Concetti simili hanno espresso i Presidenti del Senato e della Camera. Nelle loro affermazioni abbiamo colto un riconoscimento del valore del lavoro – giornalistico e no – che poco traspare dalle tesi di Ichino.
Cosa deve fare il sindacato? Buttare a mare questi colleghi? O non è principalmente per sostenere loro che esiste un sindacato nazionale (visto che le redazioni più forti sanno egregiamente difendersi da sole)? Ed ancora, a proposito della necessità di «guardare avanti, a ciò che c’è da guadagnare tutti scommettendo insieme sul futuro». Cosa c’è di più carico di futuro, nel giornalismo di oggi, della multimedialità? Abbiamo chiesto ai nostri editori di parlarne: lo sappiamo noi non meno di loro che il progresso tecnologico non può essere ignorato, e che al giornalista di oggi e di domani sono richieste competenze multiple che vanno regolamentate. Neanche di questo vogliono discutere: perché l’unica loro aspirazione è abbassare ancora il costo del lavoro, far proliferare ulteriormente la manodopera precaria che fa pezzi «pagati» 5-8 euro.
Del resto, c’è una storia di questi giorni che illustra bene gli obiettivi e lo stile della nostra controparte. E’ stata annunciata la sospensione delle pubblicazioni del quotidiano sportivo «Dieci»: i venti e più giornalisti che per tre mesi lo hanno mandato in edicola non hanno visto un euro di stipendio. Della proprietà del giornale fa parte Alberto Donati, responsabile dei rapporti sindacali della Fieg. E’ questa la modernità, professor Ichino? Cordiali saluti
Paolo Serventi Longhi Segretario Generale Fnsi
Leave a Reply