Fiera Milano: Reintegrati 4 lavoratori

UNA PRIMA VITTORIA MA NON BASTA! LA FUSIONE CON RASSEGNE S.P.A. COMPORTERA’ ALTRI TAGLI

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Cash&Crash

L’articolo che segue è stato scritto in occasione della mayday del 2008, rimane validissimo, anzi essenziale per capire i mutamenti che la precarietà ci impone. Lo ripubblichiamo perché, con altri contributi, nati dalla sapienza di San Precario entro breve lanceremo un “percorso-vita” che porrà la centro, in tutta la sua potenza, un “punto di vista precario”, ovvero una narrazione di ciò che ci circonda fatta con gli occhi, con la mente, con il cuore dei precari e delle precarie. Ciò che proporremmo sarà un lavoro collettivo, condiviso e partecipato, non solo “nostro”, ovvero della comunità che anima questo sito. Chi vorrà collaborare a questa costruzione sarà ben più che gradito.

Stay tuned.

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Concertachè? Fuori il cash

Anche gli operai si rivolgono al Santo. E c’è di più. Se un metalmeccanico licenziato , ex Rappresentante Sindacale Unitario della Mess Meccanica s.r.l., dopo il termine del contratto a tempo determinato decide di rivolgersi al Punto San Precario invece che al suo sindacato, la CGIL; un motivo deve averlo. Infatti le aziende non sono più abituate a ricevere lettere da parte di un legale non legato alle pratiche sindacali. E’ di moda la concertazione, l’arbitrato, la mediazione, tutte cose belle che hanno l’unico difetto di portare meno cash in tasca ai lavoratori. Di disabituare i sindacati al conflitto. Disinnamorare i lavoratori alla lotta per l’ottenimento di quanto previsto dalla Legge. Che ha dato ragione a San Precario costringendo l’azienda a un risarcimento economico. Diritti non elemosine. Azioni non concertazioni. Euro non parole.

Flessibile sì, ma non per contratto!

G. Z. che si è vista riconoscere dal Tribunale del Lavoro di Milano il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con la Fondazione Teatro alla Scala.

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