Dalla gru alla torre: una battaglia di civiltà

Da Brescia a Milano continua la protesta dei migranti a più di 30 metri d’altezza, con un’ironica vignetta Vauro ha detto che per la prima volta ci guardano dall’alto al basso. Chissà come ci vedono da lassù.

Nell’estate 2009 a Milano 5 operai della INNSE erano saliti su una gru per difendere il loro posto di lavoro ed erano riusciti ad ottenere un duplice risultato: il primo è stato quello di salvare il posto in fabbrica ed il secondo, di più ampio respiro, di ridar voce agli operai, una categoria che sembrava destinata ai musei novecenteschi. Adesso anche i migranti, stufi di essere presi in giro da leggi-truffa e dalla totale assenza di diritti, salgono su una gru uscendo dal silenzio e  facendo accendere i riflettori sulla loro condizione di non-persone (come li definisce il sociologo Alessandro Dal Lago).



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Appello alla mobilitazione e convocazione di un’assemblea nazionale.Ora siamo stanchi: permesso di soggiorno subito

*Ora siamo stanchi: permesso di soggiorno subito!*
Milano, 7 novembre 2010. Dal 5 novembre un gruppo di immigrati è salito in cima alla torre ex Carlo Erba in Via Imbonati a Milano. Non scenderanno fino a che non verrà data risposta alla richiesta di veder riconosciuto il diritto a una vita dignitosa, che passa innanzitutto per l’ottenimento del permesso di soggiorno.
In prosecuzione delle mobilitazioni degli ultimi mesi e come gli immigrati di Brescia, che alla fine di ottobre sono saliti su una gru della metropolitana, anche gli immigrati milanesi denunciano una situazione che coinvolge almeno 50mila persone, tutte truffate da una sanatoria farsa per la quale hanno sborsato migliaia di euro e da cui la maggioranza è rimasta esclusa per motivi pretestuosi.

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Milano come Brescia. Contro la legge Bossi-Fini, contro la sanatoria “truffa”, per la chiusura dei Cie.

Oggi pomeriggio a Milano alle ore 17.00 si è tenuto un presidio di solidarietà ai 6 lavoratori immigrati che da Sabato scorso occupano il cantiere del metrò di V. Faustino a Brescia. Al termine del presidio, nove
immigrati sono saliti nel tardo pomeriggio sulla ex torretta “Carlo Erba”del Maciachini center, in Via Imbonati, angolo Via Bovio a 30 metri dialtezza.
Loro intenzione è rimanere sulla ciminiera finché non si trova una soluzione ad una situazione paradossale, che impedisce, secondo la circolare Manganellli (nomen nominis), di poter usufruire di un permesso di
soggiorno (in attesa di occupazione) per chi ha fatto la richiesta nella “sanatoria truffa” come colf e badante. Ma la battaglia, in solidarietà con Brescia, non si limita a questo. Le richieste sono tanto chiare quanto ragionevoli:
1. Allungamento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro, in seguito alla crisi economica;

2. Applicazione della direttiva 2009/52/CE del Parlamento Europeo o del Consiglio, 18, 18 giugno 2009, relativa al permesso di soggiorno per chi denuncia il datore di lavoro in nero o in condizione di super-sfruttamento;

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Cedolini falsi o vero razzismo istituzionale?

Da un recente articolo del Corriere, 10 maggio 2010, emergono alcuni dati interessanti: dal 28 febbraio 2010 ad oggi in via Padova a Milano hanno “lavorato” 40 carabinieri al giorno su 4 turni, effettuando 96 arresti: 60 di queste persone erano colpevoli solo di non avere un pezzo di carta.

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