Voci da Copenaghen

E’ stata grande, enorme, ma cosa piu importante é stata costituente. Dopo il ciclo di conflitti innescato a Seattle e Genova, questo movimento radical ecologista fa piazza pulita di ogni soluzione socialdemocratica al cambiamento climatico.

Si é trattato di un grande momento in cui coagulano diverse opzioni: system change, not climate change, smash capitalism, act now, blocco precario, cognitari e ecoanarchismo.
Questo sembra il volto davvero nuovo di  Copenhagen e la riflessione deve partire da questo risultato.
La vecchia sinistra semplicemente non c’ era, é stata fatta fuori perché in ritardo su tutto: la formula rossoverde é fallita, per mancanza di prove che avvalorino un percorso giá archiviato alla fine della modernitá
Questo é un movimento davvero nuovo che mette insieme le lotte indigene per la biodiversita, il radicalecologismo non nostalgico, l’anticapitalismo nuova maniera, il movimento per la giustizia climatica e un agire municipalista, che intacca la governance sul clima e le risorse.
É davvero un movimento che si batte per i commons e la nota dominante é la sua pluridiversitá
Gli arresti di ieri dimostrano che questo movimento non é tollerato da chi, multinazionali, paesi sviluppati e lobbies industrialiste oggi ammantate di “verde”, vedono seriamente intaccata la loro sovranitá sui beni comuni a favore di una sovranitá globale e singolare insieme…

Paolo B. Vernaglione

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