Fiera Milano taglia un quarto dei dipendenti. La fornace e San Precario non stanno a guardare..

COMUNICATO STAMPA
FIERA MILANO TAGLIA UN QUARTO DEI DIPENDENTI. LA FORNACE E SAN PRECARIO “INAUGURANO” UN CONVEGNO SU EXPO 2015 PER DARE IL VIA A UNA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE CONTRO LA FIERA

Rho, 4 novembre 2010. Questa sera gli attivisti del centro sociale Fornace e di San Precario hanno “inaugurato” un convegno sullo stato dei lavori di Expo 2015 organizzato dall’AIL (Associazione Imprenditori Lombardi) presso la sala conferenze di Villa Burba. Prima dell’inizio dei lavoratori, dopo una rapida trattativa con il presidente dell’AIL Emanuele Piazza è stato srotolato uno striscione con scritto: “Modello Expo: Fiera taglia 85 lavoratori su 300!” per denunciare i tagli al personale operati da Fiera Milano S.p.a. Infatti, l’8 settembre scorso l’azienda ha firmato un accordo con i sindacati che prevede, ad oggi, 85 dipendenti in cassa integrazione in deroga per un anno, totale rinuncia al contratto integrativo e un aumento degli orari di lavoro. Tutto ciò a fronte di una relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2010 dalla quale si evince un risultato netto del semestre pari a 8 milioni di euro e l’acquisizione di un operatore fieristico nel mercato brasiliano per circa 16,1 milioni di euro. Dati che dicono chiaramente che Fiera Milano non è in crisi e che i tagli servono solo a sfoltire la platea dei lavoratori “contrattualmente troppo garantiti” – secondo il loro punto di vista – per rimpiazzarli con altri lavoratori assunti con tipologie contrattuali atipiche e precarie che costano sicuramente meno all’azienda. Non solo, in queste settimane l’azienda si sta attivando per mettere in cassa integrazione altri 70 lavoratori a partire da gennaio dell’anno prossimo. Il nuovo polo fieristico, che avrebbe dovuto portare ricchezza e tante opportunità di lavoro per il territorio si sta rivelando invece il far west della precarietà, dove vengono calpestati i più elementari diritti dei lavoratori, dove alcuni servizi vengono appaltati a società che si permettono addirittura di non pagare i lavoratori per mesi (come la Best Union S.p.a.) e dove imperversa il lavoro nero nel montaggio/smontaggio degli stand e non solo. Tutto questo mentre l’ente fieristico riceve benefici dalle istituzioni (come, ad esempio, il dimezzamento dell’ICI che dovrebbe pagare per i padiglioni espositivi) e si appresta a realizzare milioni di euro in termini di diritti edificatori sui terreni di sua proprietà che dovranno ospitare expo 2015. Ma se così stanno le cose, la città di Rho non è più disposta a tollerare la situazione scandalosa che si consuma all’interno del nuovo polo fieristico. Per questo da oggi ha il via una campagna di informazione diretta a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malefatte della Fiera, svelando cosa si nasconde in realtà dietro quella che si autodefinisce la più grande vetrina dell’economia italiana.

INFO sulla campagna :: www.milanofiera.net :: fieramilano@sanprecario.org :: 346 3989550

SOS FORNACE :: www.sosfornace.org :: sosfornace@inventati.org
SAN PRECARIO :: www.precaria.org :: info@sanprecario.org

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