RESOCONTO DI UNA STORIA CON LE GAMBE. 4° Incontro Nazionale della Rete Operatori Sociali a Napoli.

napoli-incontro operatori socialiNapoli è una città splendida.
La Rete Nazionale degli Operatori Sociali non poteva scegliere location migliore per il 4° incontro nazionale: i colori nei vicoli dei quartieri spagnoli, le pescherie, il caffè buono e le zeppole. E poi la gente. Gente ovunque nelle strade fino a tarda notte che parla, passeggia, fa musica. Ma il luogo è speciale sopratutto perchè è a sud.

All’incontro c’erano anche rappresentanti degli assistenti all’igiene come Giorgia dello slai cobas di Palermo e Gianmaria delegato USI di Roma che lavora in una cooperativa di tipo B.. Gianmaria spiega così l’assenza fino ad ora di realtà romane all’interno della Rete: “come in altri settori scontiamo un problema generale di poco interesse da parte dei nostri colleghi che ancora non capiscono la necessità di organizzarsi sui posti di lavoro se non su esigenze specifiche come i ritardi di pagamento. Inoltre oggi a Roma viviamo una situazione particolare; le cooperative hanno costituito il Roma Social Pride (romasocialpride.wordpress.com ). Sono le dirigenze che lo hanno voluto e lavorano quasi esclusivamente sui finanziamenti e su come devono avvenire i pagamenti che è sicuramente una parte importante, ma molti colleghi si mobilitano solo quando i dirigenti danno loro le indicazioni di muoversi e non riescono a organizzarsi sulla spinta dei loro bisogni”.

Prosegui la lettura »

Operatori sociali milanesi in fibrillazione

Crisi-economica-tagli-al-welfare-e-politici-300x199

Qui la cronaca del presidio

Il Comune di Milano taglia sul servizio dei centri diurni. Ecco la risposta degli operatori:

Giovedì 27 Giugno 2013 alle 9.00 a.m. – Presidio degli Operatori Sociali
in Largo Treves 1 – Milano c/ Comune di Milano settore Servizi Sociali

Con una una comunicazione del 13 giugno 2013, inviata a tutti i gestori dei Centri Diurni della zona 8, da parte della Coordinatrice del Servizio Sociale della Famiglia della zona (Patrizia Riminucci) a nome del Comune di Milano, è stata annunciata una riduzione del servizio a soli due giorni alla settimana per i prossimi sei mesi a partire dal 1° luglio.

Ci è stato comunicato dai servizi sociali di zona in via informale, che dal 2 luglio, questa sarà la sorte che toccherà anche i servizi della zona 2. Crediamo pertanto che il taglio coinvolgerà tutti i servizi socio-educativi del Comune di Milano. Da qui, la decisione di mobilitarci convocando una prima assemblea generale aperta a tutti gli educatori e operatori sociali il giorno 20 giugno 2013.

Prosegui la lettura »

Operatori del Sociale: 5 maggio 2013 prove di collegamento

supereducatoreComitato Indignato o.s.s. di Venezia, Educatoricontroitagli di Bologna, Educatorisenzadiritti di Milano e Monza, Operatori Sociali non Dormienti di Torino, Salvailsociale di Genova, Operatori di Pisa, Collettivo degli Operatori del Sociale di Napoli. Questi i collettivi degli Operatori del Sociale che si sono dati appuntamento a Milano il 5 Maggio.

Forse per smaltire i postumi di una potente May Day 2013 sui temi di reddito diretto e indiretto, qualità e sfruttamento delle esistenze e dei territori . Questioni che un ingranaggio politico, culturale ed economico quale Expo 2015 porta drammaticamente all’evidenza.

Gli Operatori del Sociale si troveranno a Milano per discutere di sè, della loro condizione lavorativa sempre più precaria, di un sistema Welfare ormai ridotto all’osso, di una figura professionale, la loro, poco conosciuta e riconosciuta socialmente ed economicamente.

Abbiamo intervistato Valeria Drago, educatrice del collettivo EducatoriSenzaDiritti dell’area di Milano e Monza, per capire meglio di cosa si tratta.

Cosa vi aspettate dall’incontro di maggio?

Cercheremo innanzitutto di conoscerci meglio tra collettivi e di capire se ci sono le basi per costruire un coordinamento nazionale. Ci sembra onesto partire in questo modo sapendo quanto sia difficile mettere insieme i lavoratori. A dire il vero, prima ancora che mettere insieme i lavoratori, ci interessa confrontarci con gli altri collettivi per capire quali strategie hanno utilizzato per far prendere coscienza ai loro colleghi e scuoterli dal letargo in cui sembrano cullarsi. La condizione in cui siamo costretti è anche “merito” nostro, nel senso che spesso non abbiamo il coraggio di lottare per migliorarla.

Prosegui la lettura »