San Precario a Linate

linate4Le mura del Cral ( circolo ricreativo aziendale dei lavoratori) di Linate sono state colorate da due bellissimi murales che immortalano la working class aeroportuale. In entrambi i murales – sorpresa ! – compare un simbolo a noi caro: l’effige di san precario. La cosa ci sorprende un poco. E non perché San Precario appaia all’aeroporto di Linate. Infatti è anche grazie alle sue continue scorribande che si deve la regolarizzazione di molti/e precari/e (leggi qui, leggi anche qui, e poi qui, e pure qui, ancora qui e infine qui e qui). Il fatto che ci rende curiosi è che la gestione del Cral è condivisa fra varie sigle sindacali e azienda e ad entrambi non piace molto il nostro modo diretto di intervenire nei conflitti fra Sea e lavoratrici. Cosa sarà mai successo?
Lo chiediamo a Gianni Cervone, lavoratore Sea in cassaintegrazione e membro dell’esecutivo del Cral.

Il Fannullone n. 4


 

Prosegui la lettura »

Comunicato n° 1. Testosterone partout, justice nulle part

Comunicato n° 1
Testosterone partout, justice nulle part

Al termine della MayDay di Milano, il primo maggio scorso, è
avvenuto un fatto gravissimo: l’abuso di un uomo su una donna. Come
uomini e donne che partecipano al processo di costruzione della MayDay,
ci sentiamo direttamente coinvolt* in quello che è successo e siamo
rimasti colpiti nel cuore dal fatto che sia accaduto in uno dei nostri
spazi. Anzi, in quello che per noi è uno degli ultimi spazi residui di
libertà ed espressività della città di Milano.

Prosegui la lettura »

Ricordate il Toti? Colpito e affondato

Futuro incerto per i laboratori del museo della scienza e della tecnicnologia

 

Gli avevano raccontato che sarebbe stato un lavoro ‘per studenti’. Affascinante, gratificante ma sempre per ‘ragazzi’. Peccato che i 50 animatori museali che ‘scadranno’ il prossimo 30 giugno abbiano superato la trentina. Molti di loro lavorano al Museo della Scienza e della tecnica di via San Vittore da 6, 8, 9 anni, con contratti di collaborazione rinnovati all’infinito. 10 euro all’ora netti. Il lavoro è gratificante, l’ambiente moderno ma la crisi non fa sconti a nessuno.

Prosegui la lettura »

Ultima puntata: le correzioni

Siamo giunti all’ultimo racconto tra quelli
fino a qui raccolti tra i redattori precari milanesi. Nel lavoro editoriale il
passaggio finale è quello della correzione di bozze, così anche noi concludiamo
con la “revisora redazionale”. E’ lei che scova i refusi e le incongruenze di un
testo prima della stampa. Un lavoro delicato, che richiederebbe attenzione e tempo, ma
il tempo che le viene concesso dai committenti è sempre poco. Ci vanno di mezzo
i fine settimana, spesso le feste. Contratto a progetto, ma anche occasionale,
lei si definisce “una lavoratrice a chiamata”.

Tutte le altre puntate delle storie dei redattori della rete
rerepre.org sono pubblicate su City. Vi salutiamo e vi ricordiamo l’appuntamento
“Universi precari”, martedì 21 aprile, a Milano, in Statale, ore 18.00.

Prosegui la lettura »