Da che parte stare


 

dachepartestare.jpgCONTRO LA CRISI E CONTRO IL RAZZISMO!
Campagna Nazionale “Da che parte stare”

 

MILANO – 23 MAGGIO 2009

MANIFESTAZIONE NAZIONALE

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Il Fannullone n.5

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Il Fannullone n. 4


 

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May Day e Media: S.o.s.

Mai come quest’anno la May Day è arrivata sulle prime pagine di giornali e nei TG. Peccato che il miracolo sia avvenuto solo per sputtanarla. Tralasciando lo sproloquio sulla violenza e le scritte, sui ravers e lo sballo, i contenuti della May Day non sono minimamente passati.

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Mayday, mai così tanti tra musica e rabbia

giipri00010120090503.jpegPiù di centomila hanno sfilato a Milano per la nona edizione: confederali battuti 20 a 1

“Aspiranti veline offresi per posto fisso in parlamento. No contratti
co.co.de”. Così recitava uno striscione appeso al primo piano di uno
stabile all’inizio di Via Torino, una delle arterie centrali di Milano
dove è sfilata la grande parade dell’EuroMayDay009.

Un’ironia
che calza a pennello con lo spirito della MayDay. Quella di quest’anno
è stata la nona edizione, ma lo smalto, l’ironia, l’invettiva, la
rabbia, il desiderio di cambiare sono sempre quelle degli inizi. Con
una differenza: quest’anno hanno partecipato più di 100mila giovani. Una cifra che è il segno dei
tempi e della consapevolezza raggiunta dal lavoro precario. Nulla a
confronto delle migliaia che avevano sfilato nel 2001. E nulla al
confronto  dei 5mila che nella mattinata aveva seguito le bandiere di
Cgil, Cisl e Uil. MayDay batte il sindacato confederale 20 a 1.

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