CHENSI – comunicato numero uno

Niente è lasciato al caso attacco psichico contro il SistemaGeneraledellaRilevazione

Milano, 6 aprile duemila&12

Io CHENSI mi sono prodotto in un formidabile attacco psichico contro il Sistema Generale della Rilevazione – meglio conosciuto come SGR.
L’ho fatto proprio oggi – ultimo giorno di apertura al pubblico – in quel di Milano, via marsala 8. E’ da ottobre che osservo – semplicemente osservo – con mente sgombra da giudizio – io CHENSI sono il testimone e io oggi ho scatenato l’attacco psichico che ha messo in ginocchio.

Il Sistema Generale della Rilevazione.

Per mesi ho contestato l’organizzazione del Censimento 2011 – nelle forme più svariate – aprendo tavoli di trattative – distribuendo volantini – organizzando processioni – azioni e cene per i rilevatori.
A nulla è servito – perchè non era nulla – era solo opera per sviare le forze della noia e della repressione – perchè tutto doveva distrarre da quello che sarei andato a fare – l’ultimo giorno – perchè non possano essere più questi giorni. Giorni pieni di sfruttamento e vessazioni – intrighi e cottimo differito.

Io sono CHENSI sono singolo e molteplice
Io sono il nome multiplo dell’insurgenza rilevatrice.

Io 沉思 (CHENSI) dichiaro di aver vinto e con me hanno vinto tutte le rilevatrici e i rilevatori insurgenti

Io sono 沉思 ed è bellissimo esserlo!!!

http://rilevatorimilano.noblogs.org/post/2012/04/06/chensi-comunicato-numero-uno/

http://rilevatorimilano.noblogs.org/post/2012/04/06/passione/

Ma la giunta Pisapia ci è o ci fa?

Se c’è un’allegoria in grado di descrivere in estrema sintesi la vertenza dei rilevatori del Censimento Istat 2011 è quella del “muro di gomma”. Ovviamente ci riferiamo all’atteggiamento tenuto dall’amministrazione comunale nei confronti appunto dei lavoratori, una strategia che ha imposto alla trattativa un continuo temporeggiamento. Nel calcio si chiamerebbe melina.

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Protesta precari Milano lavoratrici Università Statale e rilevatori Istat, Pisapia mantenga le promesse elettorali

lunedì, 27 febbraio, 2012 alle 08:00

Sciopero dalle 9 alle 11 in Statale e presidio dalle 17 in piazza Scala: le promesse non portano il pane in tavola

Un lunedì all’insegna delle proteste, per i lavoratori milanesi che, sostenuti dalla nota associazione “San Precario”, chiedono al Comune di Pisapia di mantenere le promesse fatte ai lavoratori precari in campagna elettorale. Le manifestazioni si apriranno alle 9 all’Università Statale, dove fino alle 11 sciopereranno le addette alle pulizie dell’istituto. Dopodiché, alle 17.00 si svolgerà il presidio in Piazza Scala a sostegno dell’ incontro dei rilevatori censimento Istat con il direttore generale del Comune di Milano, Davide Corritore. Nel dettaglio:

LA PROTESTA DELLE ADDETTE ALLE PULIZIE DELLA STATALE – Le addette alla pulizia dell’Università Statale di Milano continuano la loro lotta per ottenere i mancati pagamenti, una certezza di reddito e di futuro per una vita dignitosa indicendo uno sciopero di 2 ore non vedendo nessuna prospettiva e non ricevendo risposte dalla società appaltatrice ne tanto meno dall’Università.

– si tratta di 45 lavoratrici, delle quali sette a tempo pieno, venti a 20 ore settimanali e le rimanenti a 15 ore a settimana.

– E’ da dicembre 2011 che tutte queste lavoratrici non percepiscono il salario e, da febbraio 2012, la nuova società appaltatrice ha ridotto ulteriormente il monte ore senza chiaramente diminuire gli spazi da pulire.

– Durante lo sciopero si darà vita ad una processione precaria “benedetta da San Precario”, al fine di sensibilizzare il mondo universitario sulle condizioni di lavoro e di non pagamento dei salari di coloro che lavorano quotidianamente nell’ateneo da 20/30 anni.

– Con le lavoratrici sfileranno gli studenti precari della facoltà e flc-cgil, che ha previsto anche uno sciopero concomitante dei lavoratori della statale.

– La protesta si svolgerà dalle 9 alle 11

IL PRESIDIO DEI RILEVATORI DEL CONSIMENTO ISTAT – Il presidio inizierà alle 17 di oggi in piazza della Scala.

– Una delegazione dei rilevatori del censimento Istat, accompagnata dall’ avvocato del Punto San Precario, incontrerà il Direttore Generale Comune di Milano, Davide Corritore. Corritore, dopo l’incontro del 17 febbraio scorso durante il quale ha ricevuto le richieste dei precari del censimento, dovrebbe rilanciare oggi le proprie proposte. Le rivendicazioni dei rilevatori rimangono:

1) – Rivedere il contratto firmato poiché illegale, iniquo e discriminatorio;

2) – La volontà di aprire un tavolo di trattativa per discutere il contratto e le rivendicazioni;

3) – Il diritto ad essere pagati non solo per il censimento Istat in corso ma anche per il Censimento delle Abitazioni fatto nell’ aprile 2011;

4) – Rivedere l’organizzazione del front office che attualmente causa code e ore di attesa;

5) – Rivedere l’ organizzazione delle uscite in campo (abitazione per abitazione);

6) – Definire un fisso mensile sia per i rilevatori al front office sia per quelli in campo;

7) – Il diritto ad organizzarsi sindacalmente come previsto dallo Statuto dei Lavoratori.

– In Piazza Scala ad aspettare l’esito colleghi rilevatori vi saranno i precari del Comune di Milano, che con azioni e sorprese cercheranno di sensibilizzare, informare e comunicare ai passanti tutto quanto è stato promesso loro dal Sindaco Pisapia, durante la sua campagna elettorale, e non mantenuto.

Da Cronaca Milano:

http://www.cronacamilano.it/cronaca/22115-protesta-precari-milano-lavoratrici-universita-statale-e-rilevatori-istat-pisapia-mantenga-le-promesse-elettorali.html

Lettera aperta – Rilevatori Milano

A pochi giorni dall’aggiornamento del tavolo di trattativa che avrà luogo lunedì prossimo, 27 febbraio, alle ore 16, presso Palazzo Marino, i rilevatori del censimento ritengono opportuno fare chiarezza sull’organizzazione del lavoro delle “uscite sul campo”, che sta partendo in questi giorni e sta evidenziando eccessive difficoltà riscontrate da tutti i lavoratori che hanno iniziato questa tipologia d’attività.
Nelle ultime settimane si sono verificate importanti migliorie nel rapporto fra l’amministrazione ed i lavoratori del censimento, a partire dall’apertura di un tavolo di trattativa per la ridiscussione del contratto. Nella giornata di giovedì 23 febbraio è stato inoltre possibile anche effettuare un’assemblea sindacale nell’edificio di via marsala 8, senza che questa venisse bloccata dall’intervento della Questura.
Per dar continuità a questo clima più disteso abbiamo deciso di spedire ai diretti interessati e render pubblica questa lettera, convinti che collaborando sia possibile, anche con un cambio in corsa, un altro modo di lavorare presso il censimento Istat 2011.
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CensimentoMilano: il Comune vieta l’assemblea ai rilevatori

‘La natura del rapporto contrattuale in essere non consente la convocazione di un’assemblea presso i locali del Comune di Milano’. Questo il secco contenuto del messaggio mail inviato ad alcuni rilevatori del censimento dal Direttore del Settore statistica del Comune di Milano, Domenico Senisa.
I lavoratori, che nonostante lavorino dallo scorso settembre non hanno ancora visto 1 euro del loro compenso, avevano inoltrato al responsabile del Censimento una richiesta di assemblea all’interno del centro di raccolta di via Marsala 8 tramite i rappresentanti sindacali comunali, così come prevede lo Statuto dei Lavoratori. Incontro secondo i precari indispensabile, visto che oltre alla questione dei pagamenti, lamentano una disorganizzazione totale nella raccolta e nella gestione dei dati del censimento da parte del Comune di Milano.
L’assemblea si era svolta lo stesso, lunedì 30 gennaio alle 17 presso una sala della sede di via Marsala, nonostante una corpulenta funzionaria comunale fosse intervenuta per ribadire il divieto di assemblea, chiedendo espressamente ai rilevatori di abbandonare i locali. Le versioni a questo punto divergono: nessuno vuol assumersi la responsabilità dell’azione repressiva che ha interrotto l’assemblea. L’Amministrazione Comunale nega di aver avvisato la Polizia, scaricando la responsabilità ai vigili presenti nella sede comunale. La Polizia, accorsa con almeno 10 uomini della Digos, afferma che la chiamata è arrivata dal preside della scuola Pacle che ha sede nell’istituto. Fatto sta che gli uomini in borghese della Questura della vicina via Fatebenefratelli hanno dato ai lavoratori mezz’ora per abbandonare i locali, interrompendo di fatto l’assemblea.

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