Una collaboratrice a progetto per Mondadori si è rivolta a San Precario per vedere riconosciuti i suoi diritti dopo anni di sfruttamento da parte del colosso dell’editoria.
Ieri, 3 luglio 2013, il giudice del lavoro ha dato ragione alla lavoratrice, riconoscendo la natura subordinata del rapporto di lavoro e condannato Mondadori al risarcimento delle differenze retributive dal 2005. Nonostante i numerosi tentativi di Mondadori di protrarre il processo per raggiungere un accordo, al ribasso, con i sindacati e “sanare” numerose situazioni simili, adesso c’è un precedente importante: se vogliono liberarsi dei precari che sfruttano da anni, dovranno pagare ben più dei due spicci che stavano offrendo.
Ancora una volta Cash&Crash!


















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