No global pronti a rovinare la festa dei lavoratori

1 maggio 2007 – Il Giornale

 

No global pronti a rovinare la festa dei lavoratori

di Giannino della Fratina

 

Milano – «Gli impianti di videosorveglianza del Comune sono pronti a riprendere le immagini dello scenario di guerra». Parola di Riccardo De Corato, pronto ad affrontare la Mayday Parade, il corteo organizzato da centri sociali e comitati di base che oggi pomeriggio porteranno in piazza almeno 100mila persone. Precari, Co.co.co, interinali, contratti a termine, disoccupati, no global, duri e puri della sinistra estrema. Tutti insieme, uniti nella «cospirazione precaria». Manifestazioni contemporanee in venti città  europee. «E così come è accaduto nel 2004 – spiega il vicesindaco – le nostre telecamere contribuiranno a incriminare i responsabili delle violenze. Anche quest’anno le immagini saranno messe a disposizione della questura, Milano è stanca di scene di guerriglia». Nel mirino i «presunti pacifisti» pronti a sfilare «mettendo in scena il solito copione di vandalismi, danneggiamenti, imbrattamenti, veri e propri atti di violenza contro telecamere, banche, vetrine, insegne, McDonald e Blockbuster». Senza dimenticare il terribile «Dieci, cento, mille Nassiriya» dell’anno scorso. Intanto nei siti antagonisti batte il tam tam. «Vogliamo un sostegno economico per chi non ha lavoro o ha pensioni insufficienti, prezzi calmierati per alcuni servizi fondamentali quali i trasporti, il sapere, la scuola, le biblioteche, le università  e una diversa politica della casa». Parole d’ordine che ispireranno venti carri allegorici allestiti da gruppi spontanei di lavoratori precari. Contorno di musica techno e reggae parata a palla, tarocchi con le diverse figure dei lavoratori e le «incantatrici precarie» che leggeranno il futuro lavorativo ai partecipanti al corteo. «Il successo crescente della Euromayday – suonano la carica quelli dei Cub – è dovuto al nostro essere alternativi alla manifestazione di Cgil Cisl e Uil, i sindacati che dovrebbero difendere i lavoratori e che invece, attraverso le politiche concertative hanno partecipato alla creazione di questa grave e insostenibile situazione». Sindacati che a quell’ora avranno già  concluso da un pezzo la loro manifestazione. La partenza del corteo «istituzionale» è, infatti, prevista per le 9,30 dai Bastioni di Porta Venezia con conclusione in piazza Duomo («L’Italia riparte dal lavoro. Sviluppo, diritti, legalità , sicurezza sul lavoro»). Previsti gli interventi dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Onorio Rosati, Fulvio Giacomassi e Walter Galbusera.

  

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