Sea Girls

Vite precipitate: il low cost delle
precarie in Sea!

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Milano, 5 gennaio 007

Stamane una trentina di attivisti della san precario connection ha
messo in atto un’incursione gaudente all’aeroporto di Linate in
solidarietà  alle lavoratrici della S.E.A ( le sea girls ) che dopo aver
vinto il marzo scorso la causa di reintegro sono state mobbizzate e
trasferite da Malpensa a Linate. Dopo quattro anni di incertezze e
undici tempi determinati le lavoratrici si trovano ad essere quindi
assunte ma a 50 km in linea d’aria dalla propria residenza.

Chi conosce la differenza fra una “linea d’aria” e i chilometri
crudi e tremendi dei tragitti stradali nella trafficata Lombardia sa
perfettamente che la somma fra andata e ritorno si tramuta, in termini
di tempo e soldi, in un costo quotidiano, non solo economico,
inaccettabile.

Le supporters delle Sea Girls hanno esposto uno striscione proprio
di fronte ai check in -diceva: “Vite precipitate: il low cost delle
precarie in Sea!” – e poi distribuito volantini solidali ed
informativi, non solo sul caso in questione ma anche sulle scandalose
politiche industriali tutte volte alla precarizzazione delle condizioni
di lavoro. Tutto ciò ha creato crescente nervosismo nei vertici Sea e
nelle forze dell’ordine visto che, pare, una semplice azione di civiltà
(bio)sindacale è un atto impuro nel terreno franco (dai diritti)
dell’aeroporto.

In verità  un manipolo di ragazze ha osato pure occupare
simbolicamente la sala Vip utilizzando –sfacciate !- la telefonia
interna per chiedere un colloquio col tal Trerotola, vice responsabile
delle relazioni industriali della Sea e fortemente responsabile di
essersi pronunciato contro il trasferimento, il mese scorso, delle Sea
Girls alla loro sede naturale: Malpensa. Dopo interminabili momenti
d’attesa, fra richieste d’incontro e risposte stizzite, sembra – così
han detto – che la settimana prossima le Sea Girsl verranno ricevute
dalla direzione delle relazioni industriali.

Sembra pure che qualcuno di lor signori abbia affermato di non
riconoscere San Precario: ciò che è certo è che neppure il nostro Santo
li riconosce.

Dopo un paio d’ore i devoti e le devote hanno sciolto il presidio
promettendo di ritornare con regolarità : le Sea Girls devono tornare a
Malpensa!

Cosa giusta e semplice.

Ci è parso di notare un nervosismo troppo accentuato da parte dei
vertici della società . Forse un azione del genere rompe un po’ gli
schemi corruttivi – ops concertativi – che hanno fatto degli aeroporti
un territorio selvaggio di crescente precarizzazione. Ma noi sappiamo
che vi sono tante persone di buona volontà  e pensiamo che sia giunto il
momento di creare buone sinergie, ed esplorare nuove possibilità  di
conflitto.

Non temiamo corruzione perché i privilegi sono la ragione della
nostra precarietà . Non temiamo cedimenti perché la nostra situazione è
già  il risultato del crollo sociale. Non temiamo isolamento perché
siamo i più.
E se non cambia saremo ancora di più. Noi, precari e precarie, siamo quelli/e che invertiranno la rotta.

Precari e precarie di Monza e Milano
San Precario Evolution
via Angelo della Pergola 5 Milano

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