Welfare for life a Milano

(Volantino in distribuzione e affissione presso gli uffici del Comune di Milano. Per organizzare l’attacchinaggio maila a liberamilano@libero.it.)

Nell’area metropolitana milanese 7 nuovi contratti su 10 non sono, e non saranno mai più a tempo indeterminato. Contratti a progetto, partite IVA a 1000 euro nette, tempi determinati, soci di cooperativa, interinali, stagisti, stanno diventando la maggioranza dei lavoratori.
Un conteggio che, purtroppo, non tiene conto delle migliaia di lavoratori in nero.

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Quando è la Corte nazionale tedesca ad essere innovativa..

Corte tedesca

Il Tribunale costituzionale tedesco, la più illustre ed ascoltata Corte  nazionale del vecchio continente,il 9.2.2010 ha dichiarato il cosiddetto “ sistema Hartz IV”- che raggruppa gli aiuti sociali e gli assegni di disoccupazione voluto dal cancelliere Schröder nel 2005 – in parte
incostituzionale in quanto il sistema di sussidi previsti viola l’art. 1 e l’art. 20 della Costituzione tedesca, che recitano –rispettivamente- “

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Le venti Italie della spesa regionale

Repubblica.it – 9 febbraio 2010

Dall’analisi della Ragioneria generale emerge un quadro sconcertante: differenze macroscopiche nella spesa per abitante, non di rado senza relazione con la qualità dei servizi offerti ai cittadini

Il contratto unico… precario by Boeri & C.

La riforma del Welfare targata Boeri, che piace tanto alla pseudosinistra

Da cinque anni a questa parte l’insicurezza di reddito è diventata di moda. Il tabù di un tempo, guai a parlare di precarietà, è diventato trendy ed è tutto un fiorire di libri, articoli, film, opere teatrali che trattano dell’argomento.
Finchè si tratta di operazioni commerciali non meritano risposte. Troppo il disgusto per chi traveste il marketing di ipocriti ‘scopi sociali’. Ma quando la paura del futuro e la competizione per il reddito, riguarda milioni di persone e a scriverne sono economisti del calibro del professor Tito Boeri, una risposta è d’obbligo.
Non fosse altro perché l’esimio docente della Bocconi, nonché editorialista della Repubblica, coordinatore del sito www.lavoce.info, è tenuto in grande considerazione da tutti quei soggetti politici e sindacali che ancora si sforzano di definirsi ‘riformisti’ o addirittura di ‘sinistra’. Le sue proposte trovano estimatori nella segreteria nazionale Cgil.
Il maggior pregio di ‘Un nuovo contratto per tutti’ di Boeri e Garibaldi, edito nel 2008 da Chiarelettere editore, è quello di svelare quali siano le idee di riforma del lavoro di un’ampia area delle elites italiane che puntualmente si tramutano in leggi, contratti e scelte di politica economica.

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Pensierini sul welfare metropolitano….

Una piccola introduzione. Questa proposta poggia su alcuni principi che reputiamo centrali che sono stati discussi abbastanza approfonditamente nell’incontro precedente: l’affermazione del diritto alla scelta del lavoro per ribaltare i costi della precarietà sulle aziende, la costituzione di una cassa sociale per il reddito e una cassa sociale dei servizi  per garantire un reddito diretto e indiretto, entrambe gestite con un bilancio separato, un salario minino orario per evitare il dumping salariale ed infine la semplificazione del panorama contrattuale nostrano. Crediamo fermamente che le sacrosante lotte che si stanno sviluppando in modo sempre più diffuso debbano darsi un’orrizzonte che sappia coinvolgere quelle realtà precarie che, vuoi per un gap culturale (mancanza di riferimenti) vuoi perchè impossibilitate dalla mancanza di qualsivoglia tutela, non riescono a prendere parola. Una battaglia sul reddito, declinato come welfare metropolitano è quindi un momento ricompositivo e strategico che merita una riflessione a sè e che non vuole sotituire o contrapporsi alle reti e ai coordinamenti che già si muovono nella crisi. Infine precisiamo che l’articolazione che troverete nel testo che segue dei principi sopra accennati è un ulteriore proposta che ha soprattutto lo scopo di alimentare il confronto.

Sommario
1. Premesse
2. Garanzia di reddito e accesso ai servizi primari e alla socialità
3. Salario orario minimo e riduzione forme contrattuali
Parole chiave: precarietà, flessibilità, reddito di base


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