Report su precarietà  e reddito.

Torchiera Senz’acqua 15 luglio 2007

Nonostante la calura e soprattutto grazie ad un refrigerante
ventilatore si è svolto nel pomeriggio del 15 luglio in una Milano
deserta ma non per questa meno cospirativa la seconda giornata del
workshop cospir/attivo dell’Intelligence Precaria.

Tra i temi, quello
del rapporto tra precarietà e reddito. La partecipazione è stata un
poco inferiore a quella del sabato pomeriggio, un po’ per il periodo,
un po’ perché l’argomento reddito è ancora difficile da digerire.
Tuttavia, discutere di una nuova politica di welfare che si fondi sulla
continuità di reddito e salario minimo è oramai imprescindibile, che
piaccia o meno!

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Workshop Cospirattivo

Sabato 14 & Domenica 15 Luglio 007

 

@ Cascina Autogestita Torchiera
Senz’acqua.

 

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La cospirazione precaria non è una rete nè un’organizzazione, ma un’attitudine da costruire . Da Settembre ad oggi passando per la May Day abbiamo sedimentato relazioni, creato rapporti di forza e rinnovato gli “attrezzi” del conflitto. Abbiamo fatto di flessibilità virtù, come il giunco che al vento non si spezza, siamo entrati nelle pieghe del mercato del lavoro e della creazione di valore, comprendendone e mutuandone in parte i processi di produzione, ed inventandone di nuovi. Si è affermato che precarizzare il precarizzatore oggi si può! Tirare le somme ed aggiungere i dati da utilizzare in un futuro prossimo, ecco il perché di una due giorni di lavori, riflessioni e visioni; per chi la cospirazione la vive per chi ne abbisogna, per chi ne è anche solamente interessat@. La nostra forza si basa sui talenti, le competenze e la passione che i precari sottraggono all’onnivoracità liberista: che costituiscono i reagenti naturali con cui produrre una nuova valorizzazione del conflitto e una nuova idea del sociale.

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Cgil: «I ricercatori restano precari»

da il manifesto del 15 Giugno 2007

L’allarme di Panini (Flc): migliaia senza risposte negli atenei ed enti, intervengano Nicolais e Mussi
Cgil: «I ricercatori restano precari»
I problemi vengono dalla finanziaria e da alcuni rettori. Anche la Rdb si mobilita, oggi presidio al ministero dell’Università e Ricerca: «A un anno dal voto promesse non mantenute»
Antonio Sciotto


Il segretario della Flc Cgil Enrico Panini non potrebbe essere più chiaro: «La finanziaria 2007 sui precari è un brodino ristretto». La legge varata dal Parlamento lo scorso dicembre, infatti, non include i ricercatori tra gli «stabilizzabili» degli atenei, così come esclude i parasubordinati degli enti di ricerca. Come dire: la grandissima parte degli «atipici» del settore. Il sindacato, dopo mesi di battaglia per correggere la legge, e dopo aver raccolto qualche parziale successo, lancia dunque l’«allarme precari». Ma la denuncia si estende anche ad Università ed Enti di ricerca: diversi atenei non si stanno adeguando alle leggi, che seppure «ristrette» già permetterebbero una serie di stabilizzazioni, e molti enti lasciano inutilizzati i fondi disponibili. Risultato: a restare fregati sono i «soliti noti». Borsisti, assegnisti, ricercatori, cococò: quell’esercito di lavoratori senza diritti che oggi manda avanti la ricerca in Italia.

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Le Minchinate: “Il contratto impossibile”

dal Corriere della Sera – 13 giungo 2007-
editoriale:

Relazioni industriali, il sistema non funziona più 
IL CONTRATTO IMPOSSIBILE 
di PIETRO ICHINO
   
 Che cosa sta accadendo al nostro sistema di relazioni sindacali? Da anni ormai i contratti collettivi nazionali di lavoro per la maggior parte si rinnovano con gravi difficoltà e in pesante ritardo o non si riescono a rinnovare affatto. Il più noto è quello dei giornalisti, che è scaduto da due anni e per il quale sono risultate inutili 15 giornate di sciopero; ma parliamo anche di quasi tutti i contratti del trasporto pubblico (i cui scioperi, con immancabile cadenza mensile, gravano pesantemente sull’intera economia del Paese), del settore statale e di numerose grandi categorie industriali e del terziario.

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Sabato 26 Maggio una giornata particolare… l’open day alla Università  Statale di Milano

Sabato 26 maggio, una giornata particolare…
L’OPEN DAY!

L’Università Statale di Milano si presenta agli studenti, si mostra luccicante e splendida alla città. Un paradiso di aule, laboratori, biblioteche, prestigiosi istituti, meravigliosi dipartimenti, nonché centro d’eccellenza per la ricerca.



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Dietro a tutto questo ci siamo anche noi, i precari e le precarie che lavorano negli uffici dell’Università, noi che non votiamo alla rsu, noi che dovremmo essere stabilizzati secondo la Finanziaria del 2007. Abbiamo capito scartabellando nella Direttiva n. 7 del 30 aprile 2007, che non tutti rientreremo nella stabilizzazione. E’ bastata una riunione del personale precario martedì 22 (la prima!), organizzata fuori dall’orario di lavoro (stile intelligence, come il kit della cospirazione precaria consiglia) insieme ai volantini informativi ai dipendenti a far salire la tensione in Università. Si è deciso di presentarsi la mattina di sabato 26 dalle 9:30 in poi in via Festa del Perdono per far vedere l’altra faccia dell’Ateneo. Quella del contratto integrativo scaduto dal 2005, quella degli stipendi da 1000 euro, quella dei precari e precarie che attendono da anni la stabilizzazione.



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