Dj UP: ecco il ritmo dei ricercatori

“LA RICERCA IS BURNING”Lui si che ha fatto la scelta giusta:
abbandonato l’università prima di rimanerne intossicato, ora fa rap per
risvegliare l’Università.

I download sono continui perchè "ricerca is burning" piace. Ispirata
alla "Frangetta" del milanese Deboscio, descrive la vita quotidiana di
un precario della ricerca, protagonista un universitario romano, di cui
Dj U.P. mette in luce vizi e virtù.Come ti è venuto in mente di
comporre questo pezzo?Lo dico chiaro: ho abbandonato l’università prima
di rimanerne intossicato. Vivo di musica e della mia creatività, ma
conosco molti rimaste invischiati nella palude. Precari della ricerca a
40 anni, senza speranza né futuro.Nel brano non ti limiti ad osservare.
Il pezzo è chiaramente ironico…E’ chiaro. L’idea mi è venuta passando
in centro un venerdì mattina: sotto il ministero dell’economia c’era
una manifestazione di "precari della ricerca". Non erano pochissimi, ma
se penso a quanti vivono nella ricerca italiana, mi sono parsi
marziani. E ho scritto questo testo, per far capire che i miei amici
precari saranno tali ancora per chissà quanto, se non si muovono un
po’. Mi piacerebbe vedere, la prossima volta che passo in centro, una
manifestazione di tutti quelli che scaricano il mio pezzo.Ma i precari
della ricerca sono davvero tutti così come li descrivi?Ma no, è una
provocazione, sono tanti e diversi fra loro, 10-15 mila negli enti di
ricerca, metà a tempo determinato, metà con contratti ridicoli,
co.co.co., assegno di ricerca o persino finta partita IVA. E più del
doppio ce ne sono all’Università, tra docenze a contratto pagate meno
di 400 euro l’anno e assegni di ricerca, tutoraggi, contratti…è una
generazione di 25-40enni che manda avanti la "baracca universitaria",
in un contesto esistenziale tra ricerca e formazione ma in una
situazione ambientale simile alla servitù della gleba, con in più la
lotta tra poveri illusi di divenire un dì come il barone.Nella canzone
il precario dice "Il sindacato a me non ci pensa". Che volevi dire?Che
pensa che il sindacato abbia una "delega" per occuparsi dei suoi
diritti, ma normalmente non lo fa. Non capiscono che ci sono
alternative, i precari in questi anni si sono autorganizzati col
sindacato di base, o hanno costretto i confederali ad appoggiare le
proprie lotte e rivendicazioni che devono venire dai precari stessi.Nel
brano prendi in giro anche un atteggiamento "sinistroide" del tipico
precario della ricerca…Sì. Spesso sono "di sinistra", magari si
impegnano, fuori dal lavoro, per raccolte benefiche, volontariato, sono
attenti a cosa comprano. Benissimo. Ma è possibile, chiedo, essere
solidali nel privato e non difendere i diritti sul lavoro? Io spero nel
futuro. Perché la ricerca non è di destra o di sinistra. Lo dice un dj:
è il futuro dell’Italia. E la mia canzone voleva essere uno stimolo
affinché i precari si sveglino. Per il loro futuro, che è il futuro di
tutti.Per concludere: mi sembra che col Governo centro-sinistro da un
anno le cose non cambino, anzi… Figurati. Gli investimenti pubblici
in università e ricerca sono ancora ridicoli, al Ministero dell’
Università e Ricerca siede l’unico "governativo" DS non entrato nel
"nuovo" PD: negli anni ’80-’90 fu definito il "segoso Mussi"…il più
immobile e incapace della storia repubblicana, è divenuto paladino
della Sinistra Democratica, o Sinistra-sinistra… Il Mussi se la suona
e se la canta con il Prc, Liberazione, il Manifesto: tutti uniti nel
rattoppare una sinistra pseudo-radicale zeppa di signorotti degli
atenei. Per ironia nessuno ha rilevato l’origine del cognome Mussi
(dialettale "musso": "asino"). Dopo aver guidato gli asini delle
baronie universitarie, guiderà la sinistra "di lotta e di governo",
incurante della distruzione di una generazione e di un Paese,
direi…Anche per questo vi anticipo che un mio prossimo pezzo sarà "Me
ne andavo da questa università di merda", per riprendere il Remo Remoti
di "MammaRomaAddio?" e di Dario De Roma di "Bolognademerda", anche se
forse ce ne vorrebbe uno su "Questasinistrademerda".Stay tuned…

Ascoltala qui:
http://www.myspace.com/deejayup

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