Un’altra redattrice si confessa

Ecco, come promesso, la seconda puntata delle narrazioni raccolte da City of gods tra i redattori editoriali della Rete re.re.pre. Anche in questo caso l’intervistata è una donna. Aspetto interessante del racconto della nostra eroina di questa settimana è, oltre all’immancabile descrizione di un’annosa precarietà, il fatto che segua da co.co.co l’intero processo di confezione di una rivista di settore. Continuate a seguirci, altre storie vi aspettano!

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Mi presento: redattore precario

In vista dell’iniziativa "Universi precari", che si terrà domani, 3
marzo, alle ore 16.30 all’Università Statale di Milano, pubblichiamo la
prima di una serie di interviste fatte ad alcuni redattori precari che
lavorano nell’editoria milanese e che si sono organizzati in una rete
(rerepre.org). City of gods ve le proporrà a puntate regolari. Un
assaggio dei variegati problemi (speranze, orrori e miserie) a cui è
sottoposto il lavoro cognitivo contemporaneo.

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Eluana, Gaza, il Corsera e il giornalismo di qualità 

 Grandi idee: la crisi dell’informazione, colpa dei blogger e di Internet.

Il mondo vecchio è “il giornalismo di alta qualità, approfondimenti,
credibilità”. Il mondo nuovo è popolato da vampiri, come i blogger, che
sfruttano “le strutture ramificate (e costose) come quelle dei giornali
per poi abbattere ogni recinzione” e consentire “l’accesso a costo
zero”, “gratis, verso chiunque senza limiti né ritegno per la
“proprietà” delle notizie. Togliendosi anche spesso lo sfizio di
criticare ferocemente gli stessi gruppi editoriali”. Sono stralci da un
articolo di Giuliano Di Caro, recentemente pubblicato su D La
Repubblica delle donne, settimanale “allegato” del Gruppo Espresso.

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Precarietà  mortale

Morti sul lavoro: due su tre sono precari

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Arriva la neoconcertazione

vecchia_giovane.gifContratto nazionale? Roba vecchia 

La
notizia

Nuove regole per il lavoratori dipendenti. Cambia tutta la
contrattazione nazionale ovvero i modi e i tempi in cui si contrattano
diritti, doveri e salari.
Nella sera di venerdì 23 gennaio Cisl, Uil, l’
ex Cisnal e il Governo hanno firmato la riforma del modello
contrattuale, ennesimo passo nel lungo processo di trasformazione del
lavoro dipendente.

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