Storia di una traduttrice

Terza puntata del nostro appassionante serial registrato tra i redattori precari milanesi. Riassunto delle puntate precedenti: una dopo l’altra due redattrici si sono confessate a City of gods. La prima lavora a scadenza su libri che ama (dice: "li coccolo") eppure è invisibile per tutti quelli che le stanno intorno, la seconda si occupa di una rivista di settore: la coordina, dalla bozza alla stampa, da co.co.co.

Questa volta a raccontarsi è una traduttrice. Come nelle altre narrazioni la cifra di fondo è la precarietà. Che pure non sarebbe tanto male se si traducesse in reale indipendenza…

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Carta dei diritti dei lavoratori della conoscenza

Noi, lavoratori cognitivi dell’informazione e del settore dei media,
dell’editoria e dell’industria culturale, della scuola e
dell’università, della ricerca, dello spettacolo, della formazione e
della relazione, del design e della comunicazione, non solo non
pagheremo la vostra crisi ma, per porre un argine a questa deriva e
iniziare a invertire la tendenza, riteniamo necessario unirci e
riconoscerci su obiettivi comuni. Per questo rivendichiamo quanto
contenuto in questa Carta, che sottoponiamo alla condivisione dei tanti
e delle tante che si trovano a vivere la stessa condizione. Questi
documenti, frutto di un processo di general intellect che
intende proseguire, attendono dunque commenti e integrazioni.

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Leggi razziste e salute: approvato il Ddl sicurezza

noaccanimento.gifIl diritto alla salute? Non vale per gli immigrati

Al Senato è stato approvato il decreto
di legge Sicurezza. Accolto l’emendamento leghista che permette ai
medici a denunciare i clandestini (prima era vietato) e introduce
alcune altre nefandezze, come la schedatura dei senza tetto.

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Precarietà  mortale

Morti sul lavoro: due su tre sono precari

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Arriva la neoconcertazione

vecchia_giovane.gifContratto nazionale? Roba vecchia 

La
notizia

Nuove regole per il lavoratori dipendenti. Cambia tutta la
contrattazione nazionale ovvero i modi e i tempi in cui si contrattano
diritti, doveri e salari.
Nella sera di venerdì 23 gennaio Cisl, Uil, l’
ex Cisnal e il Governo hanno firmato la riforma del modello
contrattuale, ennesimo passo nel lungo processo di trasformazione del
lavoro dipendente.

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